Giancarlo Restivo

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Introduzione

Nell’ambito delle dottrine esoteriche contemporanee (rosacrocianesimo, massoneria, new age, gnosticismo moderno), si afferma spesso che il cristianesimo non sia altro che un’elaborazione posteriore e dogmatizzata di un’antica “religione solare” o “sapienza perenne”. Secondo questa visione, figure come Zarathustra, Ermete Trismegisto, Krishna o Buddha avrebbero incarnato in modo più puro una verità cosmica universale, mentre Gesù sarebbe stato un iniziato gnostico o un maestro spirituale, poi trasformato in “Figlio di Dio” da una Chiesa istituzionale repressiva.

Questa lezione vuole confutare con rigore storico, teologico e filosofico tali tesi, dimostrando:

  • l’inconsistenza storica dell’idea di una “religione solare primordiale”
  • l’originalità e irriducibilità della Rivelazione cristiana
  • le motivazioni ideologiche sottese alle teorie esoteriche

1. Generiche somiglianze non implicano derivazione

Molti sostengono che il cristianesimo derivi dallo zoroastrismo (o da religioni misteriche) a causa di alcuni temi comuni: dualismo bene/male, giudizio finale, salvatore escatologico, resurrezione, paradiso/inferno.

Confutazione:

  • La somiglianza non prova la derivazione: correlazione non implica causalità.
  • Molti di questi temi erano già presenti in forme diverse nell’ebraismo veterotestamentario (vedi Daniele 12,2; Isaia 26,19; Sapienza 3-5).
  • Come afferma Joseph Ratzinger (Benedetto XVI): “La novità cristiana non sta nei simboli, ma nell’avvenimento.” (Introduzione al cristianesimo, 1968)

Fonti utili:

  • Mary Boyce, Zoroastrians: Their Religious Beliefs and Practices, 1979
  • N. T. Wright, The Resurrection of the Son of God, 2003
  • Joseph Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, cap. I-III

2. L’ideologia della “sapienza perenne”

Le scuole esoteriche affermano l’esistenza di una religione originaria, fluida, iniziatica, che la Chiesa avrebbe cristallizzato in dogmi, tradendo la verità cosmica.

Confutazione:

  • Questa idea nasce non da fatti storici, ma da una costruzione ideologica (vedi Julius Evola, Helena Blavatsky, Alice Bailey), spesso anticristiana.
  • Non esiste alcuna documentazione di una “religione solare universale” anteriore al cristianesimo. Esistono piuttosto miti, cosmogonie e simbolismi analoghi, ma radicalmente diversi per contenuto e finalità.
  • L’idea di “sapienza nascosta” è un mito moderno, usato per giustificare percorsi elitari e auto-salvifici.

Fonti utili:

  • Antoine Faivre, Accès à l’esoterisme occidental, 1996
  • Giovanni Filoramo, L’Esoterismo, Laterza, 1999

3. L’unicità storica e ontologica di Gesù Cristo

Secondo le correnti esoteriche, Gesù sarebbe un maestro spirituale tra altri, magari iniziato in Egitto o in India, e non il Verbo incarnato.

Confutazione:

  • Gesù di Nazaret è una figura storica concreta, profondamente radicata nell’ebraismo del I secolo, non in un sincretismo orientale.
  • Le sue affermazioni di divinità sono storicamente documentabili nei Vangeli sinottici e in Giovanni (es. Gv 8,58: “Prima che Abramo fosse, Io Sono”).
  • Nessun maestro antico — nemmeno Zarathustra — ha mai rivendicato di essere Dio in senso personale e ontologico.

Fonti utili:

  • Larry Hurtado, Lord Jesus Christ: Devotion to Jesus in Earliest Christianity, 2003
  • Richard Bauckham, Jesus and the God of Israel, 2008

4. Grazia vs Iniziazione: due antropologie opposte

Le religioni esoteriche propongono una salvezza tramite gnosi, cioè conoscenza interiore, percorso iniziatico, elevazione coscienziale. Il cristianesimo invece annuncia una salvezza per grazia.

Confutazione:

  • L’uomo, secondo il Vangelo, non si salva da solo: ha bisogno di essere redento.
  • La croce è scandalo per l’esoterismo perché mette l’uomo in condizione di povertà radicale.
  • Il cammino cristiano è una risposta libera, ma è Dio che prende l’iniziativa (cfr. 1Gv 4,10: “Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi”).

Fonti utili:

  • Romano Guardini, L’accettazione di sé, Morcelliana
  • Henri de Lubac, Cattolicismo. Aspetti sociali del dogma, Jaca Book

Conclusione: il cristianesimo è un avvenimento, non un archetipo

Il cristianesimo non è un mito simbolico o una dottrina antica riformulata: è un fatto storico unico in cui Dio entra nella storia, si fa carne, muore e risorge per amore dell’uomo.

“La fede cristiana non nasce da un’idea, ma da un incontro con un fatto, una Persona viva: Gesù Cristo”
(Benedetto XVI, Deus Caritas est, 1)

Le religioni iniziatiche si fondano sulla promessa dell’autosufficienza dell’uomo. Il cristianesimo invece è la religione della gratuità, del dono, dell’incarnazione, del Dio che si abbassa fino alla croce.


Per lo studio e l’approfondimento:

  • Joseph Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, Queriniana
  • N. T. Wright, Simply Christian, HarperOne
  • Giovanni Filoramo, Storia delle religioni, Laterza
  • Henri de Lubac, Esegesi medievale (sull’allegoria gnostica vs senso cristiano della Scrittura)
  • Antonio Livi, Verità del pensiero, Leonardo da Vinci

Lezione a cura della Schola Carlo Magno — Percorsi di formazione in filosofia, religione e identità cristiana.

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