- Premessa: un’Europa medievale unificata dal Sacro e dal SovrannazionaleNel pieno del Medioevo, l’Europa non conosceva gli Stati-nazione. Il concetto stesso di confine territoriale rigido era secondario rispetto all’appartenenza a un’unità sovrannazionale spirituale e politica, rappresentata dalla Chiesa cattolica e dall’Impero. Le forze armate più potenti e organizzate non erano nazionali, ma ordini cavallereschi religiosi, i cui giuramenti non erano prestati a un sovrano, bensì a Cristo, al Papa e alla Chiesa Universale. Tra questi, i Templari costituivano una forza sovrannazionale senza precedenti:
– Avevano proprietà e poteri in tutta Europa e in Terra Santa
– Agivano come banca internazionale, ambasciatori, mediatori e soldati
– Erano indipendenti da re e nobili, rispondendo direttamente al Papa (bolla Omne Datum Optimum, Innocenzo II, 1139) - La minaccia templare alla nascente idea di sovranità monarchicaNel XIII secolo, monarchi potenti come Filippo IV di Francia cominciarono a costruire forme proto-statuali accentrate. Tuttavia, l’esistenza di una forza militare, diplomatica e bancaria che sfuggiva al controllo della corona era intollerabile. I Templari erano l’ultimo grande ostacolo alla sovranità assoluta dei re.
Filippo il Bello, pesantemente indebitato con l’Ordine, sfruttò accuse di eresia per ordire la distruzione dei Templari e centralizzare potere e ricchezza:
– 13 ottobre 1307: arresto di massa dei Templari in Francia
– 1312: Papa Clemente V, sotto pesanti pressioni francesi, sopprime l’Ordine con la bolla Vox in Excelso, nel Concilio di Vienne - La caduta dei Templari come fondamento della sovranità stataleDopo la loro soppressione:
– Le ricchezze templari passarono alla corona francese o agli Ospitalieri
– Le reti templari furono smantellate
– Le monarchie si appropriarono del potere fiscale, militare e giudiziario in modo centralizzato
È qui che nasce l’archetipo dello Stato moderno: unitario, centralizzato, secolare, nemico delle autorità sovrannazionali, come Chiesa e ordini cavallereschi - La Rivoluzione Francese come figlia di questa fratturaLa Rivoluzione Francese (1789), che ha segnato ufficialmente la fine dell’ancien régime e l’avvento dello Stato moderno secolare, non è che la conseguenza finale di quella rottura iniziata con la fine dei Templari. Il principio di sovranità popolare e laicità dello Stato si sviluppa su un processo di esautorazione secolare dell’autorità papale. La Rivoluzione ha distrutto ciò che restava del potere della Chiesa nel governo degli Stati, ma il modello monarchico-nazionale assoluto era già nato nell’atto geopolitico della distruzione templare.
- La vera svolta geopolitica è nel 1312, non nel 1789- La chiusura dei Templari segna la fine della sovranità cristiana condivisa tra Trono e Altare
– Nasce un nuovo modello di potere statale: unitario, centralizzato, secolare
– La Rivoluzione Francese è solo il punto di rottura di una tensione che iniziò nel Medioevo
Bibliografia
- Bolla ‘Omne Datum Optimum’, Innocenzo II (1139).
- Bolla ‘Vox in Excelso’, Clemente V (1312).
- Malcolm Barber, ‘The Trial of the Templars’, Cambridge University Press.
- Henri Daniel-Rops, ‘La Chiesa delle Cattedrali e dei Crociati’, Mondadori.
- Alain Demurger, ‘I Templari. Una storia, dalla fondazione al rogo di Jacques de Molay’, Mondadori.
- Giancarlo Restivo, ‘Il Senso presente della Cavalleria Cristiana’, Amazon, 2024.