Penso sia chiaro per tutti la situazione senza precedenti in cui ci troviamo. E siccome ci è stato insegnato ad essere responsabili, nel senso che bisogna rispondere ad ogni situazione, ordinaria o straordinaria, e che ognuna di esse ha bisogno di una risposta differente, allora ho pensato che valeva la pena condividere alcuni giudizi emersi dagli incontri di questo periodo.

 

Per quanto ogni situazione chiami ad una posizione differente, il criterio è comune, le congiunge a partire da una maturità originale.

 

Due premesse veloci:

– L’aiuto a tenere in considerazione tutti i fattori di una realtà. Non esiste solo “l’impresa”, non esiste solo la “scuola”, o la “famiglia” o il “governo” o la “ripresa” etc… Questo genera le mode di pensiero e fa seguire ciò che il potere detta. Ma l’aiuto è a guardare tutti i fatti che abbiamo davanti, in maniera critica. Cioè se corrispondono o no a quello che siamo e cerchiamo veramente.

– Secondo, che siamo una comunità, che vuole essere “solidale”, nel senso che punta sull’unità tra persone. Pur con tutti i limiti e i difetti dei singoli. Che “tenta” di costruirla certo, ma non a partire da un dovere, ma dal riconoscere che ne abbiamo bisogno. Per cui se uno non riesce in un servizio, lo si aiuta, così come se si ha un progetto, si cerca di capire se qualcun altro può collaborarvi. Ma come anche, se si vede che alcuni stanno lavorando a qualcosa, si ha la libertà di proporsi ed entrare in quell’idea.

 

Simpatici, umanamente interessanti, professionali, non possiamo prescindere da queste caratteristiche che fanno di un ambiente, un luogo in cui si è contenti di stare.

L’ambiente vuoi o non vuoi ti marca; se in un luogo, c’è la maggioranza che la pensa in una maniera, e si è in minoranza, si viene influenzati. È evidente.

 

Per questo cerchiamo per noi un luogo di libertà… Innanzitutto per noi! Dove si possa essere umanamente liberi.

Quindi prima per noi, e poi per comunicarlo agli altri, per essere simpatici, umanamente interessanti e professionali anche nell’ambiente che viviamo tutti i giorni.

 

È questa proposta di un’umanità diversa che portiamo, che non viene generata dalla comunità certo, ma che la comunità avvantaggia. Noi abbiamo come obiettivo l’avvantaggiare un’umanità diversa, incontrata, venuta prima di noi e che abbiamo riconosciuto corrispondente.

 

Perciò l’unità, la comunità e il riconoscimento che quest’opera non è nostra, sono quello che ci caratterizza.

 

Sì, non è nostra, è sempre nuova per questo. Una identità presente che fa nuove tutte le cose, genera quello che siamo e permarrà se questo è riconosciuto. Questa organizzazione è un mezzo con cui si afferma il vantaggio di un’umanità incontrata, non il fine da costruire.

 

Non diremo mai, “io faccio NuovaOrg” nel mio ambiente. Ma potremo dire, io faccio la mia impresa e costruisco la mia professionalità con un’immagine dentro, un riflesso di bontà che incontro tutte le volte che frequento questo network. Se saremo in tanti o in pochi non è questo che ci interessa, ma avere un luogo dove c’è una proposta di impresa più umana, più onesta, più vera, perché è quello di cui sentiamo di avere bisogno.

 

E certi di poter essere solo il riflesso di questa umanità incontrata, sappiamo di doverla seminare lì dove ognuno di noi, tutti i giorni è impegnato. Così da viverla sempre.

 

Perché anche l’ambiente in cui siamo, casa, scuola, lavoro etc… Possa essere un piccolo ecosistema dove il virus di un’umanità interessante, simpatica e certa possa attecchire.

 

Giancarlo Restivo

Presidente

Nuova Organizzazione d’Imprese

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