La storia dei Templari è costellata di misteri e leggende che risalgono al 1314, quando l’Ordine fu sciolto. Molti storici si sono divisi tra coloro che credono in una continuazione storica dell’Ordine e quelli che la negano. Tra i misteri legati ai Templari, uno dei più affascinanti riguarda il porto di La Rochelle, in Francia, e il possibile legame con la scoperta dell’America.
La Rochelle: un porto chiave per i Templari
Secondo l’autore L. Charpentier, La Rochelle era un luogo cruciale per l’economia dell’Occidente templare e un punto di partenza per diverse strade che portavano alle principali località della Francia. Charpentier suggerisce che La Rochelle potrebbe essere stato il porto da cui i Templari si imbarcarono per sfruttare le proprie miniere d’argento in America.
Sei punti giustificativi di Charpentier:
- I Templari avevano una propria flotta e marinai legati all’Ordine;
- Alcuni marinai erano normanni, discendenti dei vichingi che avevano raggiunto l’America;
- Tra i marinai c’erano bretoni, con testimonianze nella zona di Filadelfia;
- I Templari avevano conoscenze geografiche avanzate;
- I Templari avevano visitato numerosi porti fenici, che avrebbero intrapreso gli stessi itinerari marini;
- Gli uomini del Tempio si unirono agli ordini iberici che scoprirono il Nuovo Mondo.
La notte del 13 ottobre 1307, 18 galee templari presero il mare da La Rochelle, divise in due gruppi diretti in Portogallo e Scozia. In Portogallo, i Templari cambiarono il loro nome in Cavalieri di Cristo e avrebbero fornito uomini per la spedizione di Cristoforo Colombo.
La flotta in Scozia e il legame con l’America
In Scozia, i Templari nascosero il loro tesoro sotto la protezione di Sir William St. Clair e costruirono la famosa cappella di Rosslyn, ricca di simbologia templare. Secondo alcuni, la cavalleria templare sarebbe intervenuta nella battaglia di Bannockburn nel 1314, contribuendo alla vittoria degli scozzesi.
L’archeologo Jacques de Mahieu sostiene di aver trovato tracce di insediamenti dei Cavalieri nel continente americano e alcuni ritengono che il tesoro dei Templari sia stato nascosto in Nuova Scozia, in Nordamerica.
Le vele delle caravelle di Colombo portavano la croce rossa in campo bianco, simbolo dei Templari. Alcuni Cavalieri migrarono in Scozia e in Portogallo, portando con sé segreti e conoscenze, tra cui mappe antiche trovate in Terrasanta.
Alcuni sostengono che la conoscenza geografica dei Templari fosse tale da permettere loro di individuare il “nuovo mondo” prima del viaggio di Colombo. Questa conoscenza sarebbe stata trasmessa attraverso generazioni di cavalieri, diventando parte integrante del patrimonio culturale dell’Ordine. Tuttavia, poiché i Templari erano stati sciolti e molti dei loro membri perseguitati, queste informazioni furono custodite con grande segretezza e diffuse solo tra un ristretto gruppo di persone.
La presunta connessione tra i Templari e il continente americano ha portato alcuni studiosi a suggerire che l’Ordine avrebbe potuto influenzare anche la cultura e le tradizioni delle popolazioni native del nuovo mondo. Alcuni puntano a somiglianze tra simboli e rituali dei nativi americani e quelli dei Templari, sostenendo che ciò potrebbe essere il risultato di un contatto tra le due culture. Tuttavia, queste teorie sono fortemente dibattute e molti ritengono che tali somiglianze siano semplicemente coincidenze o il risultato di influenze culturali indipendenti.
Un altro indizio della conoscenza precolombiana dell’America è la famosa mappa di Piri Reis, cartografo ottomano del XVI secolo, che raffigura le coste dell’America del Sud e dell’Antartide. La mappa di Piri Reis è basata su precedenti mappe di origine sconosciuta, che potrebbero essere state create dai Templari o da altre civiltà antiche. Questa mappa offre un’ulteriore prova che l’America era già nota prima del viaggio di Colombo.
In conclusione, la storia dei Templari e il loro legame con il continente americano rimangono avvolti nel mistero e nell’incertezza. Nonostante le numerose teorie e leggende che circondano l’Ordine, è difficile stabilire con certezza l’estensione del loro coinvolgimento nella scoperta e nell’esplorazione del nuovo mondo. Tuttavia, è innegabile che i Templari hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia e continueranno ad affascinare studiosi, appassionati e ricercatori per generazioni a venire.