Recentemente ci è stato ricordato che il problema non è cosa fare, ma come rimango affezionato a ciò che mi ha affascinato. E di fatto è quello che abbiamo tentato di mettere in atto fin dagli inizi. Cercando di non riproporre vecchi schemi, ma tentando di porre in essere una cosa nuova… avendo come punto di partenza il realismo dei nostri bisogni.
Rimanendo così fedeli all’intuizione originale di favorire l’unità tra network eterogenei, per combattere la frammentazione territoriale e l’isolamento tra imprenditori.
Siamo un incrociatore di differenti realtà associative, istituzionali, impreditoriali etc.. e ciò che abbiamo a cuore è l’unità di intenti tra uomini interessati ad incidere nella realtà.
A che serve essere grandi se poi si è soli? Ce lo siamo domandati più volte, perché abbiamo avuto sempre chiaro che per fare “business” non basta l’incontro tra “soli” imprenditori, ma è necessario impattarsi con un contesto che favorisca l’impresa: rappresentanti istituzionali, banche, professionisti, confederazioni etc…
Un movimento d’insieme tra persone operative dentro un ideale fairplay professionale.
Un ideale che afferma che le persone vengono prima del “business”, che vale la pena incontrare tutti, ma con la chiarezza di giudizio che non bastano gli incontri: servono rapporti. Con la necessità che siano personali perché possano creare dei nessi concreti, e dove il significato di “business” sia quello di sostenersi nel “produrre lavoro” non mero “scambio commerciale”.
Per questo un’organizzazione di uomini, come strumento per rispondere ai bisogni del territorio. Un strumento, non il fine. Una rete, oltre le reti!
Nuova Organizzazione d’Imprese ha come obiettivo la costruzione di una comunità solidale trasversale, per aumentare il raggio d’azione delle possibilità offerte dalle sole forze associative.
Ai soci delle nostre associazioni partner permettiamo così di non frequentare sempre il medesimo circolo di rapporti. Alle associazioni partner permettiamo loro di verificare la propria proposta associativa, offrendo così nuove occasioni di sviluppo ideale.
Un’associazione imprenditoriale, per noi, deve avere tre caratteristiche principali: un ideale che unisca (che sia sociale, di business, di rappresentanza, politico etc…), l’apertura all’altro come opportunità per il singolo (comunemente detto “fare rete”) e rispondere al bisogno che l’associato presenta, in tempi brevi e non solo per pochi (offrire servizi o occasioni di sviluppo).
Il 10 ottobre 2019 con un evento a Milano chiamato dal vicepresidente NuovaOrg Stefano Staderoli “La Vetrina delle Professioni”, alcune associazioni del territorio verificheranno quanto sopra espresso. Compagnia delle Opere Milano, Conflavoro PAVIA, il capitolo De Amicis di BNI e Impresa Azzurra diranno “chi sono”, e dicendo “chi sono” potranno essere più certe nel rapporto con i propri associati, verso loro stesse e verso gli altri network paralleli.
Con il contributo di Bernhard Scholtz, presidente nazionale della Compagnia delle Opere, che ne approfondirà il sottotitolo “Oltre il networking odinario: Nuove esperienze di rete!”, ci sarà l’occasione di paragonarsi con una visione ideale matura, di cui sentiamo di aver bisogno. Senza un maestro in fondo, non c’è certezza nel cammino.
Per chiudere. Nella vita, mi è stato insegnato che prima si dimostra e poi si ottiene. In quella sera, con l’impegno che ci contraddistingue, abbiamo innazitutto il dovere di dimostrare di esserci e di voler stare sulla buona strada. Solo così sarà possibile portare frutto.
Giancarlo Restivo
Presidente NuovaOrg