Riportiamo l’intervento del 20 aprile 2016 del Presidente della Nuova Organizzazione d’Imprese Giancarlo Restivo ai propri associati. Questo intervento fa parte dell’approfondimento periodico della politica che guida l’associazione, e contiene giudizi per lo sviluppo imprenditoriale a carattere internazionale.
Cari amici, ritorniamo a parlarci.
È dal 2011 che la nostra realtà si impegna nel tentativo di costruire un ambito che sia imprenditorialmente vantaggioso.
Dopo una prima fase di avvio ed i primi interventi orientativi da parte del Consiglio direttivo, siamo ormai nel cuore di una seconda fase a partire dal rinnovo delle cariche apicali del 2015. La nostra associazione ha raggiunto un punto di maturazione significativo nel metodo e negli obbiettivi.
Ci siamo battuti per collocarci istituzionalmente ed affermare la nostra autorevolezza tra le svariate etichette associative, spingendo su ciò che maggiormente ci connotava, cioè la presenza di una struttura dinamica, basata sul protagonismo delle imprese più che dell’istituzione.
Ne abbiamo tratto pazientemente i primi benefici producendo lavoro per molti e raccogliendo anche i giusti riconoscimenti.
È arrivato il momento di darci un nuovo corso e rispondere al momento presente, portando sul terreno della concretezza la nostra idea di fare impresa, basandoci su reali prospettive di ripresa o di intrapresa per il nostro network.
Nasciamo come organizzazione non convenzionale di imprenditori e professionisti a cui interessa che questo paese si risollevi per la statura che gli riconosciamo.
Come uomini che hanno familiarità col rischio e la fatica nella vita di tutti i giorni, non amiamo girare molto intorno alle parole.
Il nostro OBBIETTIVO: costruire un tessuto imprenditoriale che funzioni realmente, per le nostre aziende e per le famiglie che da esse dipendono.
Già da qualche anno ormai la crisi è entrata nelle viscere del nostro fare e in un primo momento ci siamo adattati andando come a tentoni, non per passività, ma per comprenderne i fattori costitutivi e farvi fronte come parte attiva.
Soddisfatti o no della gestione con cui l’attuale classe dirigente sta cercando di gestire i problemi che ne derivano, è nata in noi l’esigenza di divenire interlocutori credibili per offrire il nostro supporto attraverso le nostre competenze. Questa è la ragione del nostro agire insieme.
Da sempre siamo coscienti che l’Italia ha bisogno di un business planadeguato su breve, medio e lungo periodo, che detti i passi necessari e certi per una ripresa realmente sostenibile.
La via dell’internazionalizzazione come ampliamento del mercato a cui rivolgersi, le peculiarità settoriali del nostro tessuto imprenditoriale e il possibile supporto dell’UE attraverso una maggiore flessibilità sono le chances che sul tavolo si prospettano percorribili e su cui in questa seconda fase lavoreremo proponendoci agli interlocutori istituzionali che si vorranno fare portatori delle nostre istanze.
Sicuramente abbiamo tutto l’interesse che un miglioramento delle performance d’azione delle imprese esportatrici e l’allargamento di un dialogo col mercato globale abbiano una ricaduta applicativa positiva sull’occupazione interna in parallelo ad una riforma dinamica del mercato del lavoro.
Certamente abbiamo chiaro l’obiettivo che il nostro paese non può rendersi subalterno a nessun’altra nazione appartenente all’UE. Abbiamo l’intenzione chiara di proporre un’attenzione maggiore su una definizione sempre più virtuosa dell’offerta dei nostri prodotti e di stimolare la domanda interna valorizzando le possibilità di presenza di aziende estere sul nostro territorio.
C’è bisogno urgentemente di un’idea-forza per l’Italia.
Aldilà dei proclami e delle enunciazioni di principio, sui punti precedenti ci stiamo già impegnando. Stimolando il moto interno all’organizzazione e chiedendo a chi si era mosso informalmente di dare una forma e divenire rappresentanti istituzionali della nostra rete.
Il METODO: Come ribadito nelle fasi iniziali del nostro cammino, l’associazione non si sostituisce all’associato, non fa attività commerciale, ma favorisce occasioni di incontro seguendone il proseguo e aiutando nel portare a compimento le ipotesi in campo. Ma in questa attività di aiuto al business è necessario l’apporto di ognuno, che chi è interessato ci sia e si giochi fino in fondo, nel proprio interesse, senza attendere che qualcun altro si muova.
Una LIBERTA’: Il “NOI” coincide con un “TU”, la comunità solidale che abbiamo a cuore di creare ha come punto di partenza l’UNITA’, della persona, di scopo e di organizzazione. Questa unità può realizzarsi solo dentro uno spazio di libertà dove nessuno di noi si senta obbligato, si senta in dovere di dare qualcosa a qualcuno se non per un riconoscimento di un lavoro comune, di un impegno o di una convenienza vissuta insieme.
Una UNITA’: “L’unità: appartenenza ad una storia di imprese” è il titolo che abbiamo voluto dare alla campagna soci di quest’anno. Henry Ford diceva “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo”, giochiamoci il rischio di appartenere a questa organizzazione vivendola personalmente, in libertà nei rapporti e nell’impegno.
Giancarlo Restivo
Presidente NOI