Ignorata dal concorso cittadino di Agrigento, ho saputo adesso che “Oltre la fine”, un componimento struggente sul vissuto di Luigi Pirandello, insieme a “il Combattente” e “Nulla è perduto” è vincitrice del premio internazionale di poesia inedita di Sanremo “I colori dell’anima” alla sezione “premi e selezioni speciali” e verrà pubblicata nella relativa antologia. Come sempre sono grato #IlDestinonelleSuemani
Oltre la fine (caro Luigi Pirandello)
Sei cresciuto con speranza, con gli occhi incantati dal rosso tramonto della tua terra
Sei venuto su nell’abbondanza, ti chiedevi come poteva esservi tanto miracolo prima della guerra
Si, prima della guerra, che hai visto incominciare nelle maschere traditrici di molti uomini
Menzogna che ti afferra, nei volti fatti da tante facce dense di ampi crimini
E arrivò presto la delusione, tante promesse di onestà in sorrisi così ipocriti
Per i vincitori acclamazione, per chi non riesce solo spalle di acidi burocrati
Perché? ti chiedevi, e chi avrà la forza di tenere viva la fioca lanterna
Per quale ragione pensavi, per cosa resistere alla tenebra della nera caverna
Illusione di essere unici, e centomila inganni per piacere
Nessuno per essere critici, alcuna identità nemmeno rare
La follia di lei la portò alla morte, e lì la tua rabbia progredì aggressiva
Il caso uccide di ognun la sorte, irrazionale non vi è alternativa
Ricchi di un pianto camuffato, che ricopriamo con il ghigno di un teso sorriso
Un caciare abbaiato, l’ironia di un rimpianto ruvido e narciso
Allora a noi cosa rimane, se l’uomo mente e la verità non è affine
Forse qualcosa permane, se le anime vi sono anche dopo, oltre la fine