Ci sono incontri che, pur casuali, portano la firma della Provvidenza. Così è accaduto anche per noi. La Schola Carlo Magno è nata da un intreccio di volti e storie, da uomini e donne impegnati in ambiti diversi della vita della Chiesa e del volontariato, che si sono scoperti accomunati da un’unica domanda: c’è qualcosa che unisce il desiderio del cuore con la verità della vita?
In ciascuno di noi si era fatto strada il bisogno – esistenziale, non ideologico – di uno sguardo più grande e più vero, soprattutto più realista, sulla vita, sulla fede, sulla storia, sul mondo. Uno sguardo che non fosse moralismo né illusione, ma una compagnia capace di giudicare tutto alla luce di Cristo, una compagnia nella quale vivere pienamente e riscoprire il gusto dell’origine cristiana di ogni cosa.
Abbiamo trovato questa risposta nell’incontro – personale, travolgente e definitivo – con la proposta educativa di don Luigi Giussani. Da qui nasce tutto. È stato a partire dall’appartenenza del sottoscritto a Comunione e Liberazione che si è generata un’amicizia nuova, un’affezione condivisa alla verità incontrata. Un’amicizia che è diventata domanda comune, e da questa domanda, passo dopo passo, è nata la Schola.
Non un progetto nostro. Un avvenimento – come ci insegna Giussani – che ci ha colti nell’urgenza del reale, nel bisogno di una compagnia vera in cui Cristo si faccia presente come carne viva, come giudizio sulle cose e sulla storia. Perché, come ci ha insegnato san Giovanni Paolo II, non si educa che dalla vita e per la vita. E questa educazione ci ha restituito la missione: vivere, testimoniare, annunciare, costruire.
Attraverso questo cammino, la nostra memoria si è riaperta alla tradizione viva della Chiesa, nel solco di personalità che l’hanno saputa custodire e rilanciare: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, il cardinale Giacomo Biffi, mons. Luigi Negri, e figure più recenti, ancora immerse nel travaglio della storia. In loro abbiamo ritrovato ciò che ci muove: l’appartenenza alla Chiesa come origine di un popolo nuovo, non per conservare ma per costruire, non per difendersi ma per donarsi.
Come ogni opera che sorge nella vita della Chiesa, anche la nostra è comunitaria, e tende alla fioritura di fede, speranza e carità. Ogni nostro gesto, ogni incontro, ogni studio e ogni proposta vuole esprimere un’identità non chiusa ma radicata, capace di farsi offerta. Perché l’uomo può vivere solo se si sente amato e mandato, solo se si sa parte di un popolo.
Abbiamo scelto di intitolare la Schola a Carlo Magno, perché nella sua storia abbiamo riconosciuto il segno di una responsabilità educativa che ha plasmato il cuore e il volto dell’Europa cristiana. Con lui nasce la Schola Palatina, la scuola del popolo, dove la fede diventa cultura, arte, diritto, forma di vita.
Così vorremmo essere anche noi oggi: una scuola di popolo, un luogo dove le grandi domande tornano a vibrare nel cuore degli uomini. Un luogo dove si custodisce e si trasmette una tradizione viva, non per amore del passato ma per desiderio di futuro. Perché, come ci insegna la nostra appartenenza, la verità è un avvenimento presente, che genera una compagnia e una missione.
Schola Carlo Magno è tutto questo: un popolo che nasce da un incontro, che si lascia educare e che vuole costruire. Perché, come ci ha insegnato Cristo, “chi accoglie la verità viene alla luce” (Gv 3,21).
Giancarlo Restivo
Direttore Schola “Carlo Magno”
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