Il decreto-legge approvato nell’ottobre 2025, intitolato “Misure urgenti per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, segna un punto di svolta nel sistema italiano di prevenzione.
Dopo anni di frammentazione normativa, il provvedimento consolida un modello basato su digitalizzazione, tracciabilità, responsabilità condivisa e rafforzamento della cultura della sicurezza.
1. Patente a crediti e badge elettronico
La misura più discussa e strutturale riguarda il rafforzamento della patente a crediti e l’introduzione del badge elettronico anticontraffazione per i lavoratori che operano in cantiere o in appalto.
La patente a crediti
Tutte le imprese che operano in edilizia e, progressivamente, nei settori a rischio elevato, dovranno essere in possesso di una patente a punti rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Il punteggio sarà decurtato in caso di violazioni accertate: mancata formazione, infortuni gravi, carenze documentali o uso irregolare di personale.
Le decurtazioni diventeranno immediate, già al momento della notifica del verbale ispettivo, e le sanzioni raddoppiano fino a 12.000 euro per le infrazioni più gravi.
Il badge elettronico
Dal 1° gennaio 2026 le imprese che lavorano in cantieri, appalti o subappalti pubblici e privati dovranno fornire ai propri lavoratori un badge digitale anticontraffazione, integrato nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
Il badge potrà essere fisico o digitale e conterrà un codice identificativo univoco per ogni dipendente, tracciando presenze, accessi e attività.
Un decreto ministeriale individuerà entro l’inizio del 2026 gli altri settori a rischio in cui il badge sarà obbligatorio (si ipotizza edilizia, impiantistica, logistica, manutenzioni tecniche, energia e lavori in quota).
Queste innovazioni renderanno tracciabili i flussi di manodopera, scoraggeranno l’irregolarità contrattuale e consentiranno un controllo incrociato tra imprese, INL e INAIL.
2. Formazione e prevenzione digitale
Il decreto valorizza la formazione come strumento primario di prevenzione.
Dal 2026, l’INAIL destinerà almeno 35 milioni di euro l’anno a progetti di formazione e sensibilizzazione, con una forte spinta verso le tecnologie immersive — realtà aumentata, simulazioni e apprendimento esperienziale.
Tracciabilità e fascicolo elettronico
Tutta la formazione obbligatoria dovrà essere registrata nel fascicolo elettronico del lavoratore, collegato al sistema SIISL.
Gli enti di formazione accreditati caricheranno i dati direttamente sulla piattaforma, mentre le aziende dovranno verificare e validare i corsi svolti.
I datori di lavoro che erogano formazione interna potranno accedere al sistema con le proprie credenziali digitali e aggiornare i fascicoli dei dipendenti.
Il fascicolo elettronico sarà consultabile dagli ispettori e permetterà di verificare la formazione in tempo reale, eliminando progressivamente il ricorso agli attestati cartacei.
Aggiornamento per tutte le imprese
Anche le microimprese (meno di 15 lavoratori) saranno obbligate ad aggiornare la formazione periodicamente, secondo criteri di proporzionalità.
La contrattazione collettiva disciplinerà durata e modalità, ma non sarà più ammessa l’assenza di aggiornamento.
Nuovo Accordo Stato-Regioni
Entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto sarà adottato un nuovo Accordo Stato-Regioni, che stabilirà:
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criteri uniformi di accreditamento per gli enti formatori;
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requisiti di competenza e qualificazione dei docenti;
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procedure di controllo e revoca dell’accreditamento in caso di mancato caricamento dei dati formativi.
3. Sorveglianza sanitaria e promozione della salute
Il decreto riconosce alla sorveglianza sanitaria un valore culturale, non solo medico.
Visite in orario di lavoro
Le visite periodiche e straordinarie devono ora essere conteggiate nell’orario di lavoro, con esclusione delle preassuntive.
Il tempo speso per gli accertamenti sanitari non potrà più essere recuperato o sottratto al salario.
Prevenzione oncologica
Il medico competente dovrà informare i lavoratori sugli screening oncologici previsti dai LEA e promuovere la partecipazione a campagne di prevenzione.
I contratti collettivi potranno prevedere permessi retribuiti per effettuare gli screening durante l’orario di lavoro.
Controlli per alcol e droghe
Viene introdotta la possibilità di disporre una visita medica immediata quando sussista un ragionevole motivo di sospetto che un lavoratore in mansioni a rischio si trovi sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti.
È una misura di prevenzione e tutela sia per il lavoratore sia per i colleghi.
4. Rafforzamento della vigilanza e dell’INL
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro verrà potenziato con 300 nuove assunzioni di ispettori tra il 2026 e il 2028.
Saranno inoltre incrementate le unità del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, che passeranno da 710 a 810 militari.
L’obiettivo è intensificare i controlli nei settori con maggiore incidenza di infortuni e contrastare i fenomeni di subappalto irregolare.
I nuovi ispettori saranno formati anche all’uso dei sistemi digitali, compreso il SIISL e la banca dati del “Portale Nazionale del Sommerso”, così da coordinare gli interventi e scambiare informazioni in tempo reale.
5. Misure per studenti, agricoltura e microimprese
Studenti in percorsi scuola-lavoro
La tutela INAIL sarà estesa anche agli infortuni occorsi nel tragitto casa-lavoro.
Inoltre, le convenzioni tra scuole e aziende non potranno più prevedere l’impiego di studenti in lavorazioni ad alto rischio, come quelle individuate nel DVR aziendale.
Imprese agricole
L’INAIL potrà riservare una quota dei propri fondi alle aziende agricole iscritte alla “Rete del lavoro agricolo di qualità”, che adottino progetti di miglioramento della sicurezza.
Micro e piccole imprese
Sono previste agevolazioni e sostegni INAIL per l’acquisto di DPI ad alta tecnologia o dispositivi intelligenti, come caschi con sensori, sistemi anticaduta con telemetria o segnalatori di immobilità.
6. Aggiornamento tecnico e norme UNI
Il decreto aggiorna i riferimenti tecnici ufficiali:
il sistema di gestione della sicurezza fa ora riferimento alla norma UNI EN ISO 45001:2023 + A1:2024 (non più OHSAS 18001).
Inoltre, le norme UNI richiamate dal D.Lgs. 81/08 saranno rese consultabili gratuitamente grazie a una convenzione tra INAIL, Ministero del Lavoro e UNI.
Si tratta di un passo importante per favorire la diffusione della conoscenza tecnica anche tra le piccole aziende.
7. Nuovi incentivi INAIL e indennizzi
Dal 1° gennaio 2026:
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saranno aggiornate le tabelle del danno biologico, con incrementi significativi delle prestazioni;
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verranno erogate borse di studio ai figli dei lavoratori deceduti per infortunio o malattia professionale, da 3.000 a 7.000 euro annui in base al ciclo scolastico;
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saranno riviste le aliquote INAIL per premiare i datori di lavoro virtuosi e penalizzare chi riporta gravi violazioni.
8. Nuove responsabilità dei servizi territoriali
I Dipartimenti di prevenzione delle ASL riceveranno maggiori risorse, derivanti dalle sanzioni amministrative, da destinare a:
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assunzione di personale tecnico e sanitario aggiuntivo;
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progetti di formazione e informazione;
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attività di sorveglianza epidemiologica e monitoraggio dei rischi.
Si valorizza così il ruolo delle strutture sanitarie territoriali come pilastri del sistema di vigilanza insieme a INL e Carabinieri per la tutela del lavoro.
Verso una sicurezza “tracciata”
Il nuovo decreto non si limita ad aumentare le sanzioni: costruisce un ecosistema digitale della sicurezza.
Badge elettronico, fascicolo formativo, patente a crediti e piattaforma SIISL renderanno il sistema più trasparente, integrato e verificabile.