1. La posta in gioco
Per chi desidera comprendere come vivere oggi la cavalleria cristiana in forma autentica, è fondamentale studiare e seguire la figura del Beato Bartolo Longo, laico, cavaliere del Santo Sepolcro, apostolo del Rosario e uomo di carità integrale. La sua vita dimostra come la cavalleria non sia una nostalgia del passato, ma una forma alta di vocazione laicale, incarnata nel servizio a Dio, alla Chiesa e agli ultimi. Papa Pio XI, riconoscendone la statura spirituale, lo insignì nel 1925 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ponendolo come esempio per tutti i cavalieri cristiani. Oggi, Papa Leone XIV, accogliendo il cammino della sua canonizzazione e promuovendone la memoria, ne riconosce l’attualità profetica, e invita, con tutta la Chiesa, a seguirne i passi, riscoprendo in Bartolo Longo un modello per la cavalleria cristiana del nostro tempo. Continua pertanto, il nostro studio sul pensiero del Santo cavaliere contemporaneo. L’espressione “Vive Dieu! Saint Amour!”, usata da numerosi raggruppamenti, neotemplaristi, neoteutonici, neomaltesi e altre congreghe di radice massonico/martinista colpisce per la sua forma nobile e devota. Sembra quasi un grido cavalleresco, un motto cristiano di ardore e fedeltà. Ma proprio la sua ambiguità deve interrogarci.
È davvero cristiano ciò che suona cristiano?
Dietro parole come “amore santo”, “fratellanza”, “luce interiore”, spesso si nasconde un linguaggio esoterico-iniziatico, antropocentrico, sincretico, in aperto contrasto con la rivelazione cristiana.
Un cavaliere cristiano autentico sa che il linguaggio è il primo campo di battaglia: o è cristiano, o è contro Cristo.
2. Chi era Bartolo Longo: il cavaliere redento
Ricordiamolo, Bartolo Longo (1841–1926), beato, avvocato, devoto della Madonna di Pompei, futuro santo, è stato:
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Ex adepto spiritista e occultista.
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Convertito alla fede cattolica.
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Cavaliere del Santo Sepolcro, indicata dall’attuale Papa come la cavalleria cristiana nel tempo moderno.
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Fondatore del Santuario di Pompei, promotore della devozione al Rosario e dell’educazione popolare.
Proprio la sua esperienza nel mondo esoterico lo rese particolarmente sensibile al linguaggio ingannevole dei gruppi iniziatici. Longo non solo rifiutò questo linguaggio: lo smascherò, lo denunciò, e lo combatté apertamente.
3. “Saint Amour”: un amore non cristiano
Origine del termine
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“Saint Amour” compare in ambienti rosacrociani, massonici e neotemplari.
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Indica l’Amore come principio universale, impersonale, energetico.
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È un archetipo più vicino al panteismo che al Vangelo.
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Spesso associato a parole come: trasmutazione, eggregore, fratellanza universale, rito interiore.
Il grido “Vive Dieu! Saint Amour!”
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Non storico nei documenti della cavalleria cristiana.
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Costruzione romantico-iniziatica, usata in alcuni ambienti neotemplari, oggi anche maltesi/teutonici etc… e pseudo-ordini del XIX-XX secolo.
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Intende celebrare un “Dio” generico e un “Amore” iniziatico, non il Dio di Abramo, di Cristo, della Croce.
4. Bartolo Longo contro il linguaggio iniziatico
a) Rottura radicale con lo spiritismo
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Bartolo, dopo la conversione, dichiara che lo spiritismo non è solo un errore, ma una via demoniaca.
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Denuncia l’ambiguità dei linguaggi esoterici: apparentemente spirituali, ma in realtà opposti al Vangelo.
b) Difesa della fede attraverso il Rosario
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Il Rosario, nella sua semplicità, è l’opposto del ritualismo iniziatico.
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Non c’è bisogno di riti segreti, formule occulte, livelli superiori: basta chiamare Maria con fede e umiltà.
c) Riscatto del concetto di cavalleria
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Bartolo Longo si fa Cavaliere del Santo Sepolcro: non per onore umano, ma come gesto riparatorio contro i falsi cavalieri.
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Denuncia chiaramente coloro che, sotto sembianze cristiane, promuovono una “cavalleria” massonica, sincretica, spiritualista.
“Diffidate di chi usa un linguaggio cristiano ma non si sottomette alla Chiesa.”
5. La battaglia semantica: vera carità vs “Saint Amour”
UN GLOSSARIO COMPARATO: Cavalleria cristiana vs Linguaggio iniziatico pseudo-cavalleresco
Termine autentico (Cavalleria cristiana) | Termine ambiguo (Esoterismo iniziatico) | Differenza sostanziale | Nota interpretativa |
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Amor Dei | Saint Amour | Amore personale per Dio vs forza impersonale “cosmica” | “Saint Amour” evoca l’amore sacro come energia o principio universale, non l’amore del Dio Trinitario. |
Grazia | Trasmutazione | Dono gratuito di Dio vs mutazione interiore dell’essere | La grazia è soprannaturale e ricevuta; la trasmutazione è auto-generata. |
Virtù teologali (fede, speranza, carità) | Gradi iniziatici | Doni ricevuti nel Battesimo vs conquiste per livelli interiori | Il cammino cristiano è relazionale e non elitario. |
Fraternità cristiana | Fratellanza universale | Comunione sacramentale vs idealismo umanista-esoterico | Nella fratellanza esoterica non c’è la mediazione ecclesiale. |
Cristo Redentore | Dio archetipo/forza interiore | Persona storica e divina vs simbolo di evoluzione spirituale | Cristo è svuotato della sua storicità e divinità. |
Preghiera | Rito iniziatico / evocativo | Relazione con Dio vs tecnica simbolica o magica | Il rito esoterico cerca potere o rivelazione; la preghiera cerca Dio. |
Sacramenti | Simboli energetici | Segni efficaci della grazia vs oggetti di attivazione interiore | L’efficacia del sacramento è oggettiva, non soggettiva. |
Verità rivelata | Verità segreta / gnosi | Verità donata da Dio a tutti vs sapere riservato agli iniziati | La gnosi è elitista e contraria al Vangelo. |
Mistero cristiano | Enigma esoterico | Mistero accessibile nella fede vs segreto decifrabile solo per pochi | Il mistero cristiano è luce, non occultamento. |
Via della Croce | Percorso di autorealizzazione | Imitazione di Cristo nel dolore vs auto-salvezza spirituale | L’uomo non si salva da solo. |
Servizio e missione | Sviluppo del Sé | Donazione di sé vs centratura sull’io spirituale | Il cavaliere cristiano serve, non si esalta nell’apparenza. |
Adorazione eucaristica | Meditazione sulla Luce interiore | Presenza reale di Cristo vs introspezione simbolica | L’Eucaristia è incontro reale, non rappresentazione. |
Chiesa come madre | Tempio invisibile degli iniziati | Comunità visibile sacramentale vs élite spirituale invisibile | Il corpo mistico è ecclesiale, non iniziatico. |
Maria, Madre e Regina | Principio femminile divino / Sophia | Persona reale vs archetipo simbolico | La Madonna non è un simbolo: è la Theotokos. |
Bartolo Longo capì che non basta cambiare contenuti: bisogna custodire il linguaggio, perché il linguaggio plasma la fede.
Linguaggio di Bartolo Longo | Linguaggio iniziatico |
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Rosario | Preghiera bianca |
Grazia | Energia sottile |
Carità | “Amore cosmico” |
Peccato | Conoscenza iniziatica |
Confessione | Iniziazione |
Conversione | Trasmutazione simbolica |
Ecclesia | Fratellanza |
Verità rivelata | Gnosi segreta |
6. Un cavaliere, non un iniziato
Bartolo Longo non volle essere “maestro” di un’arte spirituale. Volle essere servo della Madonna, cavaliere della Croce, testimone del Vangelo tra i semplici.
“Contro il linguaggio ambiguo, Bartolo rispose col Rosario. Contro il culto dell’iniziazione, rispose con la Chiesa. Contro il falso amore, rispose con l’Amor Dei.”
A. Fonti primarie su Bartolo Longo
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Bartolo Longo, Storia del Santuario di Pompei, Pompei, 1920.
– Testo fondamentale in cui l’autore racconta il suo percorso spirituale e la fondazione dell’opera pompeiana. -
Bartolo Longo, Il Rosario e la nuova Pompei, varie edizioni.
– Raccolta di meditazioni, riflessioni e articoli apologetici contro spiritismo, esoterismo e superstizioni moderne. -
Bartolo Longo, Scritti spirituali e lettere, Edizioni Mariana, Pompei.
– Epistolario e documenti personali in cui emerge chiaramente la sua posizione contro le “false spiritualità”.
B. Studi su Bartolo Longo e l’antiesoterismo
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Francesco Chiovaro, Bartolo Longo. Il laico della Madonna, San Paolo, 2001.
– Biografia teologica e spirituale con focus sulla sua opposizione all’occultismo. -
Mons. Carlo Liberati, Beato Bartolo Longo: Apostolo del Rosario e della carità, Edizioni Pompei, 2004.
– Analisi della sua opera di evangelizzazione popolare come risposta al vuoto spirituale dell’esoterismo. -
Rocco Ronzani, Bartolo Longo: un laico contro l’occultismo, in “Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione”, n. 2 (2010), pp. 141-162.
– Studio accademico sul pensiero anti-iniziatico e la spiritualità ecclesiale del Beato.
C. Fonti storiche sulla cavalleria cristiana autentica
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Jean Flori, La cavalleria. Origini e ideali, Jouvence, 2005.
– Uno dei testi più autorevoli sulla cavalleria cristiana medievale, con distinzione netta da ogni forma di esoterismo. -
Raymond Lulle, Libro dell’Ordine della Cavalleria, Jaca Book, Milano.
– Trattato medievale autentico sull’etica cavalleresca cristiana, completamente estraneo a concetti iniziatici. -
Regola dei Templari, a cura di M. Barber, Il Cerchio, 2003.
– Fonte primaria del vero ordine templare, dove non compare l’espressione “Vive Dieu! Saint Amour!”, né termini esoterici.
D. Fonti esoteriche dove appare “Vive Dieu! Saint Amour!”
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Saint-Yves d’Alveydre, Mission des Templiers, (postumo), 1907.
– Uno dei testi che propone una visione “gnostica” dei Templari e l’uso di motti come “Saint Amour”. -
Eliphas Levi, Dogma e Rituale dell’Alta Magia, Mediterranee, Roma.
– Il più influente tra gli occultisti moderni; usa spesso concetti come “amore divino” e “trasmutazione spirituale”. -
Jean-Marc Vivenza, La Tradition Templière et l’ésotérisme chrétien, Ed. La Pierre Philosophale, 2014.
– Espone la reinterpretazione moderna dei Templari in chiave iniziatica e gnostica. -
Jacques de Mahieu, Templiers et Francs-Maçons: les racines occultes de l’Occident, Éditions Pardès.
– Traccia genealogie esoteriche e pseudo-storiche tra templarismo, rosacrocianesimo e massoneria. -
Siti neotemplari e rosacrociani
– In particolare:-
skirret.com/archive/misc/misc-t/templartradition.html
– Dove “Vive Dieu! Saint Amour!” è citato come motto spirituale-templare moderno, senza fondamento storico.
E. Fonti magisteriali e apologetiche
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Leone XIII, Humanum Genus (1884)
– Lettera enciclica contro la massoneria, difesa della dottrina e del linguaggio cristiano. -
Joseph Ratzinger (Benedetto XVI), Introduzione al Cristianesimo, Queriniana, 1968.
– Spiegazione profonda del linguaggio cristiano e del perché deve restare legato alla Rivelazione e alla Chiesa. -
Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2115–2117; 2138–2141
– Sezioni dedicate al rifiuto della divinazione, dell’esoterismo, del sincretismo.