Giancarlo Restivo

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Introduzione: il mistero che trattiene

Nel cuore dell’insegnamento paolino, nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi (2Ts 2,6-7), troviamo un enigma che attraversa i secoli:

“Ora sapete ciò che lo trattiene, affinché non si manifesti se non nel suo tempo. Il mistero dell’iniquità è già in atto; ma c’è solo chi ora lo trattiene, finché non sia tolto di mezzo.”

Queste parole si riferiscono a una forza misteriosa, chiamata kathekon, che trattiene l’irruzione dell’Anticristo, impedendo il compimento dell’apostasia totale e del male assoluto. Questo trattenere non è un atto meccanico, ma un’opera spirituale e storica, che si dispiega dentro la trama del tempo umano.


Il Kathekon come forza escatologica

In chiave escatologica, il kathekon non è semplicemente una barriera: è una Presenza attiva nella storia, che limita il dilagare dell’iniquità fino al compimento dei tempi. Questa forza è ciò che mantiene aperto il tempo alla salvezza, impedendo che il male diventi assoluto e irrimediabile.

Non si tratta solo di un potere istituzionale o politico, come pure alcuni Padri interpretarono nell’Impero Romano, ma di una realtà spirituale, profondamente cristologica e pneumatologica: il kathekon è Cristo stesso, presente nella storia attraverso il suo Corpo vivo – la Chiesa – e attraverso lo Spirito che agisce nei cuori dei giusti.


La lettura di Benedetto XVI: il kathekon come popolo fedele

Secondo Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), il kathekon è la fede viva, la presenza della Chiesa, e la testimonianza dell’uomo retto. In questa lettura profonda e sapienziale, il kathekon non è tanto “una cosa” quanto un “chi”: è la presenza operante del Cristo risorto che, attraverso lo Spirito Santo, sceglie, chiama, sostiene e invia.

Questa presenza si manifesta nei santi, nei giusti, in ogni uomo che si lascia convertire, e soprattutto in un popolo, generato non dalla carne ma dallo Spirito, che nella storia fa corpo unico con Cristo. Ogni uomo che risponde alla chiamata, che porta un carisma nella storia, diventa parte attiva di questo misterioso trattenere il male.


Il Kathekon è Cristo presente nel suo popolo

Dunque, il kathekon è la presenza di Cristo nella storia. Non una presenza astratta, ma concreta, incarnata:

  • in ogni cristiano che vive la sequela del Figlio,

  • in ogni carisma che il Padre fa fiorire nel tempo,

  • in ogni gesto retto, in ogni sacrificio nascosto, in ogni offerta,

  • in ogni fraternità vissuta nel nome di Gesù.

In questa prospettiva, la Chiesa non è solo istituzione, ma corpo vivo: è il popolo del kathekon, il popolo della Presenza che trattiene l’apostasia. L’amicizia fra questi uomini, la comunione dei cuori che camminano nella verità, è essa stessa kathekon, perché è luogo in cui Cristo si rende presente, agisce, resiste al male.


Una vocazione a trattenere il male con la nostra vita

Questa visione ci interpella profondamente: ogni cristiano è chiamato ad essere kathekon, a essere presenza che limita il dilagare del male, non per propria forza, ma perché Cristo vive in lui.

Nel tempo della confusione, della menzogna elevata a sistema, dell’indifferenza, il kathekon è la Chiesa viva e fedele, unita, umile, resistente. E laddove due o tre sono riuniti nel suo nome, lì Cristo trattiene. Lì la speranza non si spegne.

La compagnia d’armi come custode del Kathekon

Sin dagli inizi, da quei primi Dodici che seguirono Cristo lasciando ogni cosa, si è formata nella storia una compagnia d’armi spirituale, una fraternità generata da un carisma originario, che porta la Sua Presenza in ogni luogo: nel lavoro, nella cultura, nelle relazioni, nelle battaglie quotidiane della vita. Questa compagnia – fatta di uomini e donne uniti dalla stessa chiamata – è espressione viva del kathekon, perché custodisce e trasmette la Presenza che trattiene il male, non con le armi del mondo, ma con la forza disarmata dell’amore, della comunione, della verità.

È una compagnia chiamata ad essere testimone: “vi riconosceranno da come vi amate, da come state insieme”. La qualità delle relazioni, la fedeltà reciproca, l’onore che si danno gli uni agli altri, sono segni visibili di una Presenza invisibile, che trattenendo l’iniquità, rende ancora possibile il bene nel mondo. La cavalleria cristiana è anche questo: una proposta di fraternità ontologica, una compagnia radunata da Cristo per portare la sua Luce dentro le fibre più nascoste della vita umana.

Questa compagnia, incarnata nella storia, è deterrenza al nulla, resistenza all’apostasia, baluardo contro il disfacimento. Non vive di nostalgia per glorie passate, ma proclama un Ideale eterno, quello di Cristo Re, che non ha armato i suoi con spade, ma con croci, verità, e gesti di carità fraterna. Così la compagnia d’armi del kathekon è chiamata oggi, come allora, a marciare nella storia come custode del Mistero.

Fonti bibliche

  • Nuovo Testamento, Seconda Lettera ai Tessalonicesi, capitolo 2, versetti 6-7.

  • La Sacra Bibbia, CEI – Conferenza Episcopale Italiana, edizione ufficiale.


Padri della Chiesa e fonti patristiche

  • IRENEO DI LIONE, Adversus Haereses.

  • TERTULLIANO, De Resurrectione Carnis.

  • GIOVANNI CRISOSTOMO, Omelie alle lettere di San Paolo.

  • AGOSTINO D’IPPONA, La Città di Dio, Libro XX.


Teologia contemporanea e Ratzinger/Benedetto XVI

  • JOSEPH RATZINGER, Introduzione al Cristianesimo, Queriniana.

  • JOSEPH RATZINGER, Escatologia. Morte e vita eterna, Jaca Book.

  • JOSEPH RATZINGER – BENEDETTO XVI, La Chiesa. Una comunità sempre in cammino, Città Nuova.

  • BENEDETTO XVI, Luce del mondo, intervista con Peter Seewald, Libreria Editrice Vaticana.

  • BENEDETTO XVI, Fede, Verità e Tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo, Cantagalli.


Filosofia e politica del kathekon

  • CARL SCHMITT, Il Nomos della Terra nel diritto internazionale dello “jus publicum europaeum”, Adelphi.

  • CARL SCHMITT, Teologia politica II, Giuffrè Editore.

  • GIORGIO AGAMBEN, Il Mistero del Male. Benedetto XVI e la fine dei tempi, Laterza.


Spiritualità cavalleresca e kathekon storico

  • ÉTIENNE GILSON, Lo spirito della filosofia medievale, Morcelliana.

  • JEAN FLORI, Cavalleria e cristianesimo. L’ideale cavalleresco tra realtà e mito, Jouvence.

  • GIANCARLO RESTIVO, Teologia della Cavalleria Cattolica (ed. Schola Carlo Magno).


Documenti del Magistero

  • Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 668-682 (la venuta gloriosa di Cristo e il compimento della storia).

  • Costituzione Dogmatica Lumen Gentium, Concilio Vaticano II.

  • Enciclica Spe Salvi, Benedetto XVI.

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